
Complicanze della scarlattina: due gruppi principali
Non sono rare in ambito clinico le complicanze della scarlattina che in base alla loro genesi e caratteristiche si distinguono in due gruppi principali. Questa malattia infettiva causata dallo Streptococcus pyogenes (SBEGA), tende a colpire soprattutto i bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni provocando un quadro di sintomi caratterizzato da febbre elevata, mal di testa e malessere generale; in seguito compare il rash cutaneo dovuto alla produzione da parte del batterio di una tossina eritrogenica che provoca la comparsa del caratteristico esantema rosso scarlatto. Nel caso in cui la malattia esantematica non si risolve possono sorgere delle complicanze specifiche come ad esempio le possibili infezioni localizzate che possono attivare il quadro patologico della sinusite, della mastoidite, dell’ascesso tonsillare, dell’otite media acuta; questo tipo di complicanze è dovuto alla capacità del batterio di invadere diversi distretti anatomici grazie alla sua virulenza, si tratta di solito di focus infettivi che tendono ad attivarsi in contemporanea con la fase acuta della scarlattina, ma possono anche verificarsi immediatamente dopo la malattia esantematica.
Il secondo gruppo di complicanze

Per quanto riguarda invece il secondo gruppo delle complicanze legate alla scarlattina rientrano in esso quel tipo di condizioni patologiche caratterizzate da una patogenesi autoimmune da ascrivere ad un’alterata risposta da parte del sistema immunitario nei confronti di alcune componenti che costituiscono la struttura dello Streptococco pyogenes (SBEGA), tra i possibili quadri patologici associati alla malattia esantematica bisogna menzionare la malattia reumatica e la glomerulonefrite acuta; queste patologie tendono a presentarsi nel soggetto colpito da scarlattina a distanza di 2 settimane dall’infezione primaria che ha provocato la scarlattina che non può essere prevenuta con lo specifico vaccino, mentre è necessario curare la malattia infettiva di natura batterica con un’adeguata terapia antibiotica con lo scopo di scongiurare le possibili complicanze.