
Scarlattina sintomi: i soggetti più colpiti sono i bambini
La scarlattina è una patologia infettiva provocata da uno specifico batterio, ovvero lo streptococco beta. Emolitico di gruppo A. Questo batterio ha diversi ceppi e, quindi, si può contrarre la malattia più volte. Questa patologia non è grave ma contagiosa. I soggetti maggiormente colpiti dagli scarlattina sintomi sono i bambini dai 3 ai 12 anni di età e, di rado, anche adulti e lattanti. Molto spesso il contagio avviene attraverso le goccioline di saliva che vengono espulse quando si tossisce. Ma non solo. La scarlattina si può mischiare anche tramite bicchieri, posate, indumenti, ecc. La patologia comincia ad essere contagiosa nelle 24 ore prima della manifestazione di sintomi della scarlattina. Il carattere infettivo della patologia può presentarsi durante tutto l’arco della malattia, a meno che non si stabilisca una terapia antibiotica. In questo caso, il rischio di contagio scompare nel giro di due giorni.
La patologia si divide in tre fasi

Riconoscere gli scarlattina sintomi non è difficile. Di solito si dividono in tre fasi. Nella prima, nota come fase di incubazione, si ha l’esordio improvviso della patologia. Il soggetto inizia ad accusare brividi, febbre, dolori all’addome, mal di gola, cefalea e un leggero aumento della frequenza cardiaca. Dopo circa due giorni, le tonsille diventano gonfie e ingrossate mentre la lingua diventa biancastra e punteggiata da macchie di colore rosso. Nei giorni successivi il colore biancastro scompare, si desquama, assumendo un colore rosso scarlatto. La febbre non diminuisce e i linfonodi del collo sono gonfi e dolenti. Si comincia con la seconda fase, ovvero la fase delle macchie. Si ha un’eruzione cutanea con dei piccoli punti di colore rosso, fitti e poco rilevati. I punti inizialmente si presentano nella zona del collo, delle ascelle, dell’inguine e, solo successivamente, su tutto il resto del corpo. Il volto intanto è arrossato, ad eccezione di naso, mento e bocca. Un altro segnale della patologia è la mano gialla. Nella fase della guarigione, dopo circa due settimane, l’esantema scompare, insieme alla febbre. La cute inizia finalmente a desquamarsi.