
Sintomi scarlattina: rash e febbre alta
Quando una persona contrae un’infezione causata dallo streptococco del gruppo A (i batteri che causano la scarlattina), si assiste al moltiplicarsi dei batteri all’interno del corpo. Dopo uno o quattro giorni, la persona infetta può iniziare ad avere sintomi scarlattina. Il tempo che intercorre tra l’infezione e primi sintomi della febbre scarlatta è chiamato il periodo di incubazione della scarlattina. I sintomi più comuni della scarlattina sono quasi sempre gli stessi. Inizialmente compare un rash caratterizzato da piccole protuberanze rosse su petto e addome. Questa eruzione può poi diffondersi in tutto il corpo, ma di solito non interessa i palmi delle mani e le piante dei piedi. L’eruzione si presenta come una scottatura solare e, al tatto, sembra carta vetrata. Di solito è più l’eruzione cutanea è più rossa sotto le ascelle e nelle zone inguinali. L’eruzione in genere dura circa sei-nove giorni. Dopo che l’eruzione scompare, la pelle sulla punta delle dita delle mani e dei piedi inizia a desquamarsi.
Curare la scarlattina con gli antibiotici

Altri sintomi della scarlattina possono includere nausea, vomito e dolori muscolari. Ma non solo. Il volto diventa rosso, ad eccezione del mento che rimane pallido. La gola diventa molto rossa e dolente con alcune macchie bianche o gialle. Le ghiandole del collo, poi, sono spesso gonfie e doloranti. Sulla lingua può comparire un rivestimento biancastro, assumendo successivamente un colore rosso con delle piccole puntine bianche. La lingua, in poche parole, si presenta come una fragola. Quando si ha la scarlattina, la prima cosa da fare è iniziare una terapia a base di antibiotici. Tra gli antibiotici più efficaci, c’è sicuramente la penicillina che fa scomparire la febbre nel giro di due-tre giorni. E’ inoltre consigliabile lavarsi sempre la mano, in modo da non infettare anche gli altri membri della casa. A tal proposito, è preferibile rimanere a casa fino a quando non scende la febbre.