Trasmissione esotossina pirogena

Trasmissione esotossina pirogena

L’infezioni batterica della scarlattina si attiva a partire dalla trasmissione esotossina pirogena che interessa le vie aeree dove si innesta il focus infettito per contatto con il muco o la saliva di un paziente infetto, da questo semplice contatto il batterio può penetrare nell’organismo dell’uomo colonizzando le mucose delle vie aeree superiori. Questa malattia infettiva, il cui picco di incidenza si registra principalmente nel tardo autunno e nel corso dei mesi primaverili, ha una natura acuta ed altamente contagiosa e si manifesta principalmente nei soggetti di età pediatrica delineando un quadro clinico caratterizzato da febbre, angina faringea,  esantema scarlatto dalla morfologia puntiforme. L’esotossina pirogena responsabile di questa infezione batterica esantematica viene prodotta da alcuni ceppi di  streptococchi beta emolitici di gruppo A. va precisato comunque che i ceppi di streptococco di gruppo A che generano questo tipo di tossina eritrogenica non sono più pericolosi di altri ceppi che non producono questa sostanza altamente patogena.

La manifestazione dei sintomi

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trasmissione esotossina pirogena

Il contagio della scarlattina segue un preciso decorso: dopo 2-5 giorni dal contagio compaiono i primi sintomi della malattia esantematica di età pediatrica; i malati sono invece contagiosi 1-5 giorni prima dello sviluppo dei sintomi, il tasso di contagiosità persiste inoltre per tutta la durata della scarlattina soprattutto se non si imposta prontamente un’adeguata terapia di tipo antibiotico, il bambino non è più contagioso dopo 48 ore dall’inizio della terapia per cui assume una grande importanza la somministrazione di un trattamento antibiotico appropriato da somministrare in un preciso arco temporale. La cura antibiotica prevede il ricorso a farmaci attivi sull’infezione streptococcica quali penicillina, amoxicillina, cefalosporina da associare a farmaci antifebbrili per abbassare la temperatura che tende a raggiungere i 39-40 °C nei primi giorni di sviluppo dei sintomi per effetto della stessa tossina pirogenica che influenza la corretta funzionalità del centro termoregolatore dell’ipotalamo.